Sono Richard Stallman. 25 anni fa ho fondato il movimento per il Software 
Libero.

Software libero è il software che rispetta la libertà degli utenti e la 
solidarietà sociale della loro comunità. I programmi non liberi sono 
software proprietario; cioè, privano gli utenti della libertà e li lasciano 
in uno stato di divisione e impotenza.

Divisione perché viene loro proibito di condividere il programma. Impotenza 
perché gli utenti non hanno accesso al codice sorgente, di conseguenza non 
possono modificare né capire cosa fa veramente il programma, e un programma 
può fare veramente molto danno.

Software libero significa che l'utente ha quattro libertà essenziali:

La libertà 0 è la libertà di usare il programma per qualsiasi scopo.

La libertà 1 è la libertà di studiare il codice sorgente del programma e di 
modificarlo per adattarlo alle proprie esigenze.

La libertà 2 è la libertà di aiutare il prossimo; vale a dire, fare e 
distribuire copie esatte del programma quando si desidera.

La libertà 3 è la libertà di contribuire alla propria comunità; vale a 
dire, la libertà di fare e distribuire copie delle versioni modificate del 
programma.

Con queste quattro libertà un programma è software libero perché il sistema 
sociale per l'uso e la distribuzione è un sistema etico che rispetta la 
libertà di tutti e la libertà della comunità degli utenti.

Il software deve essere libero perché tutti ci meritiamo la libertà, tutti 
meritiamo di poter partecipare a una comunità libera. Di conseguenza, le 
scuole devono insegnare solo software libero, per quattro ragioni.

La più superficiale è per risparmiare. Le scuole non hanno molto denaro, 
perciò non dovrebbero sprecarlo pagando per ottenere il permesso di usare 
un programma proprietario. Questa ragione è ovvia, ma alcune delle società 
che sviluppano software proprietario usano eliminare questa motivazione con 
la "donazione" dei loro programmi proprietari alle scuole, a costo zero o 
ad un costo molto basso.

Lo fanno per creare dipendenza negli studenti. Si tratta di un piano 
malevolo. Un piano che si prefigge di usare le scuole come strumenti per 
imporre una dipendenza permanente negli studenti. 

Se la scuola insegna l'uso di un programma proprietario, lo studente ne 
dipenderà, e dopo aver conseguito il diploma dovrà pagare per ottenere il 
permesso di usarlo. Probabilmente lavorerà per qualche azienda che non 
riceve copie gratuite del programma. Così gli sviluppatori di software 
proprietario usano le scuole per imporre una dipendenza permanente alla 
società intera.

Le scuole devono rifiutarsi di partecipare in questo genere di piani 
malevoli perché la scuola ha una missione sociale: educare la prossima 
generazione a diventare cittadini di una società capace, forte, 
indipendente, collaborativa e libera. Ciò è possibile soltanto insegnando 
il software libero. Le scuole devono eliminare, cancellare il software 
proprietario e installare software libero.

Ma c'è una ragione più profonda: per formare buoni programmatori, perché 
per imparare a programmare bene, gli studenti devono leggere molto codice e 
scrivere molto codice. Per imparare a scrivere del buon codice per 
programmi grandi, devono prima inserire piccole modifiche nel codice 
sorgente di programmi grandi. Solo il software libero permette l'istruzione 
nel campo delle tecnologie informatiche.

Ma c'è un'altra ragione, ancora più profonda: la formazione civica, perché 
la missione della scuola non è soltanto insegnare fatti e capacità tecniche,  
ma sopratutto lo spirito di buona volontà, l'abitudine di aiutare il 
prossimo. Pertanto, in ogni classe ci deve essere questa regola: "alunni, 
se portate un programma in classe, non potete tenerlo per voi, dovete 
condividerlo con il resto della classe." La scuola deve praticare quanto 
predica: deve introdurre solo software libero in classe.

Tutte le scuole devono migrare al software libero e insegnare 
esclusivamente software libero, perché ogni scuola deve contribuire nel 
condurre la società verso la libertà e la solidarietà sociale.

Grazie.